Car* Collegh*,
a Voi l’avanzamento delle attività in questa quarta settimana di lavoro.
Il tempo è stato assorbito (diremmo divorato) da:
- spingere sulle trattative con gli imprenditori che stanno valutandol’insediamento;
- discutere coi legali del consorzio le pratiche secondo ordine di priorità, a partire da quelle relative a Keller e Villaservice;
- predisporre un questionario per aggiornare il quadro relativoalle imprese presenti nel Consorzio e nel territorio comunale.
Abbiamo con energia mandato avanti le attività già messe in campo di cui alle comunicazioni precedenti.
Vi raccomandiamo di seguire le news e gli aggiornamenti che presto saranno sul sito del Consorzio (oggi ci sarà il secondo CdA diquesta Presidenza).
Tra le novità di maggior rilievo segnaliamo il bando sulla mobilità elettrica dell’Assessorato regionale all’Industria, è stato esteso alle imprese che si trovano all’interno dei Consorzi Industriali (qui il link).
Cogliamo l’occasione per condividere una nota di pensiero a valle delle linee di indirizzo che abbiamo messo in campo e legata alle nuove geografie di sviluppo dei territori. Il tema, sempre più importante, è stato oggetto di numerose pubblicazioni e anche di un articolo molto interessante “La nuova geografia dell’economia della conoscenza” scritto da Luca De Biase. Le tendenze economiche a livello mondiale, sospinte anche dai cambiamentia livello geopolitico, segnano la fine di un’epoca: il dominio incontrastato della Silicon Valley è terminato e si affacciano nuovi assetti basati su una sostanziale distribuzione dell’innovazione.
Stanno nascendo e nasceranno sempre di più ecosistemi sparsi dove saperi tecnici e cultura umanistica saranno sempre più intrecciati. In questo contesto l’Italia e la Sardegna nello specifico possono trovare una centralità nuova e per certi versi inaspettata, mettendo a fattor comune le eccellenze e le peculiarità locali con il patrimonio di saperi acquisito da tantissimi imprenditori e imprenditrici affermatisi all’estero.
Puntare a essere attrattivi e investire sia sulla formazione tecnica che sulle grandissime capacità di stabilire relazioni forti con i clienti, nelle filiere corte o lunghe può veramente rappresentare la svolta in termini di sviluppo.
Come sempre pronto ad ascoltare e ad argomentare quanto condiviso.
Un sorriso,
Nicola