A proposito di geopolitica e sul come influisce nelle strategie.

A proposito di geopolitica e sul come influisce nelle strategie.

Car* Tutt*,

ultima riflessione settimanale per poi ritrovarci a settembre, sperando di riposare.

La Commissione europea, come fa dal 2020, ha adottato lo scorso 29 giugno la Relazione di previsione 2022 “Abbinamento delle transizioni verde e digitale in un nuovo contesto geopolitico”, atto strategico per orientare le priorità nel programma di lavoro nella programmazione pluriennale. La relazione si è fondata su un esercizio di previsione intersettoriale guidato da esperti e integrato da consultazioni con gli Stati membri e altre istituzioni dell’UE nel quadro del Sistema europeo di analisi strategica e politica.

Alla luce dell’aggressione russa ai danni dell’Ucraina, l’Europa sta rafforzando ulteriormente il proprio ruolo di leader mondiale in materia di clima e digitale, tenendo presente le grandi sfide quali: l’energia, l’alimentazione, la difesa e le tecnologie di punta. Se da un lato queste ultime aiutano l’UE a conseguire la neutralità climatica, a ridurre l’inquinamento e a ripristinare la biodiversità, dall’altro il loro uso diffuso comporta un importante consumo energetico, la produzione di rifiuti elettronici e un’impronta ambientale. L’energia, i trasporti, l’industria, l’edilizia e l’agricoltura - i cinque maggiori responsabili delle emissioni di gas a effetto serra nell’UE - rappresentano altrettanti settori fondamentali. Le tecnologie dovranno pertanto svolgere un ruolo chiave nel ridurre l’impronta di carbonio. Inoltre, se fino al 2030 la maggior parte delle riduzioni di emissioni di CO2 proverrà da tecnologie disponibili oggi, in seguito saranno quelle nuove attualmente in fase sperimentale, dimostrativa o di prototipo a rendere possibile il conseguimento della neutralità climatica e della circolarità entro il 2050.

L’attuale instabilità geopolitica conferma la necessità non solo di accelerare la duplice transizione, ma anche di ridurre le dipendenze strategiche. Nel breve termine ciò continuerà a ripercuotersi sui prezzi dell’energia e dei prodotti alimentari, con notevoli ricadute a livello sociale. A medio e lungo termine, pertanto l’accesso sostenibile alle materie prime essenziali per la duplice transizione resterà di fondamentale importanza, incentivando ulteriormente il passaggio a catene di approvvigionamento più brevi e meno vulnerabili e, ove possibile, la rilocalizzazione in Paesi non ostili (il cosiddetto friend-shoring).

Come richiamato in precedenza, la relazione individua i settori che richiedono una risposta strategica per massimizzare le opportunità e ridurre al minimo i rischi potenziali:

  • resilienza (antifragilità) e autonomia aperta nei settori fondamentali per la duplice transizione, ad esempio attraverso il lavoro dell’UE sulle tecnologie critiche o la Politica agricola comune per garantire la sicurezza alimentare;
  • diplomazia verde e digitale, sfruttando il potere normativo e di standardizzazione dell’UE, promuovendo i valori dell’Unione e i partenariati;
  • approvvigionamento di materie prime e materiali critici, adottando un approccio sistemico a lungo termine;
  • coesione economica e sociale, rafforzando lo stato sociale, promuovendo i piani di sviluppo regionale e gli investimenti;
  • sistemi di istruzione e formazione e sostegno alla mobilità dei lavoratori in tutti i settori;
  • investimenti adeguati alle esigenze future in nuove tecnologie e infrastrutture - in particolare in ricerca e innovazione e nelle sinergie tra capitale umano e tecnologia - con progetti transnazionali per mettere in comune le risorse dell’UE, nazionali e private;
  • schemi di monitoraggio per misurare il benessere tenendo conto anche di elementi diversi dal PIL e valutare le opportunità offerte dalla digitalizzazione ma anche la sua impronta in termini di carbonio, energia e ambiente;
  • perimetro normativo adeguato alle esigenze del mercato unico, che favorisca modelli imprenditoriali e di consumo sostenibili, riducendo costantemente gli oneri amministrativi, aggiornando gli strumenti della politica degli aiuti di Stato e applicando l’intelligenza artificiale all’elaborazione delle politiche e alla partecipazione dei cittadini;
  • approccio globale alla normazione e capitalizzazione del vantaggio derivante dal ruolo di apripista dell’UE in materia di sostenibilità competitiva;
  • quadro per la cybersicurezza e la condivisione sicura dei dati, rafforzando la fiducia nelle tecnologie legate alla duplice transizione.

Nella certezza che anche noi, nel nostro piccolo, possiamo fare la nostra parte preparandoci adeguatamente alle sfide che ci attendono, Vi auguro buone ferie a Tutt*, ne abbiamo bisogno, come del Maestrale.

Buon fine settimana e buone vacanze,
un sorriso,
Nicola

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